Dopo il via libera del Parlamento Europeo sul provvedimento “casa green” finalizzato al miglioramento delle performance energetiche degli edifici, aumenta nuovamente l’interesse e l’attenzione verso la riqualificazione del mercato immobiliare italiano.
Entro il 1° gennaio 2030 tutti gli immobili preesistenti dovranno raggiungere almeno la classe energetica E, mentre per il 1° gennaio 2033 sarà necessario aumentare il livello generale fino alla classe D.
Diverse banche hanno così iniziato a proporre dei prodotti di mutuo studiati ad hoc per andare incontro alle nuove esigenze del mercato. Nasce così il Mutuo Green, ovvero una nuova tipologia di finanziamento finalizzata all’acquisto di immobili di classe A o B oppure da destinarsi alla ristrutturazione di edifici per un miglioramento energetico di circa il 30%.
Il principale vantaggio di scegliere un Mutuo Green consiste nella possibilità di accedere ad un finanziamento con un tasso di interesse agevolato, sia in caso di tasso fisso sia variabile. Lo sconto varia a seconda dell’Istituto di credito di riferimento, e generalmente ammonta ad una riduzione dello spread di almeno 10 bps.
In alcuni casi, le banche scelgono di agevolare il mutuatario limitando i costi per le spese iniziali, come quelli necessari per effettuare l’istruttoria e la perizia dell’immobile, oppure applicando delle polizze assicurative ad un prezzo vantaggioso.
Inoltre, i Mutui per acquisto di immobili Green comportano una serie di benefici indiretti, come la riduzione di consumi energetici, in particolare luce e gas, che si traducono in minori costi in bolletta, o la possibilità di accedere ad una detrazione IRPEF pari al 50% dell’IVA corrisposta in caso di acquisto, come previsto dalla Legge di Bilancio (comma 76 della L. 197/2022).
Come per i mutui tradizionali, per effettuare una richiesta di Mutuo Green il mutuatario deve necessariamente presentare in banca i propri documenti anagrafici e reddituali.
In aggiunta a questi, verrà richiesto di fornire la documentazione specifica che dimostri l'eco-compatibilità dell’immobile in oggetto.
Dunque, in caso di acquisto, l’attestato di Prestazione Energetica (APE) dovrà certificare l’appartenenza della casa alla classe energetica A o B, mentre per la finalità di ristrutturazione, sarà necessario presentare il preventivo della spesa da sostenere per la riqualificazione e dimostrare che tali accorgimenti miglioreranno le prestazioni dell’immobile del 30%, ad esempio fornendo i capitolati del lavoro.
Infine, in caso di acquisto di un’immobile in costruzione, verrà richiesta una copia del contratto preliminare di compravendita in cui si attesta che, a lavori conclusi, l’immobile rientrerà in una classe energetica elevata.