Previsioni - Mercato immobiliare 2024

PUBBLICATO IL 13 dicembre 2023

Previsioni - Mercato immobiliare 2024

Il 2023 sta per giungere al termine e, oltre a tirare le somme dell’anno appena trascorso, alcuni dei principali player del settore cercano di stimare i potenziali risvolti futuri che caratterizzeranno il mercato immobiliare residenziale nel 2024.

Il mercato immobiliare pre e post pandemia

Marco Speretta, direttore generale del gruppo Gabetti, sostiene che

“Il rallentamento dell’inflazione e un possibile calo dei tassi di interesse nei prossimi mesi, suggeriscono che il mercato residenziale potrebbe manifestare segnali di ripresa nella seconda metà del 2024. Fermo restando che la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio sarà un driver fondamentale nel prossimo futuro”.

Dal report di Gabetti possiamo infatti notare che la contrazione dell’attività di compravendita del primo semestre del 2023 sia in realtà andata a riassestarsi sui normali livelli pre-pandemici, posizionandosi al 3° posto rispetto ai valori registrati negli ultimi dieci anni, con 350.855 transazioni immobiliari.

Previsioni - Mercato immobiliare 2024 Fonte Immagine: Ufficio Studio Gabetti

Secondo i dati riportati nel rapporto residenziale dell’OMI, il 2022 si era concluso con un +4,7% di abitazioni compravendute rispetto al 2021, anno in cui si registrò un rimbalzo del +34%.

Tale aumento era stato fortemente stimolato sia dai tassi di interesse ai minimi storici, che avevano supportato l’acquisto della casa per il 52,5% dei casi, sia dal periodo di lockdown che aveva accentuato il desiderio degli italiani di migliorare le proprie condizioni abitative, amplificando soprattutto la domanda verso immobili più ampi. La superficie media per unità abitativa nel 2022 era pari a 108,3 m², ovvero 2,2 m² in più rispetto al 2019.

Risvolti futuri del mercato residenziale italiano

Secondo l’European Outlook 2024, il rapporto previsionale sul mercato immobiliare europeo realizzato da Scenari Immobiliari, i cinque principali paesi Europei (Italia, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna) chiuderanno l’anno con un calo del fatturato dell’1,2% rispetto il 2022.

Più rosea è invece la proiezione per il mercato italiano nel 2024 che, contrariamente alla media europea, prevede un incremento del ricavato del 2%. A frenare la domanda vi è, tra le altre cose, anche la scarsa offerta di immobili di buona qualità su cui investire.

I dati forniti da Enea evidenziano come il 61% del patrimonio immobiliare italiano ricade nelle classe energetiche G ed F, categorie poco attrattive per i potenziali acquirenti data anche la direttiva europea “casa green” che prevede l’adeguamento degli immobili residenziali alla classe D entro il 2033. Acquistare oggi un’immobile a bassa efficienza si tradurrebbe dunque in un’ulteriore investimento economico da sostenere nel breve periodo per la sua riqualificazione.

Gli stessi Istituti di credito cercano di sollecitare e agevolare l’acquisto di case ad alta efficienza grazie a scontistiche ad hoc sia sui tassi di interessi sia in relazione alle spese iniziali, come ad esempio l’azzeramento dei costi di istruttoria.

I tassi di interesse per i mutui acquisto 2024

Da luglio 2022, il costante aumento dei tassi di interesse in risposta alla sempre più elevata inflazione e l’instabilità del mercato aveva intimorito e frenato la volontà di molti nel procedere all’acquisto.

Già da settembre 2023 però il tasso BCE è fermo al 4,50%, e gli stessi tassi di interessi applicati dalle banche sono più stazionari se non addirittura in lenta discesa rispetto ai mesi precedenti, in particolare per quanto riguarda il tasso fisso.

La fase peggiore sembra dunque essere ormai alle nostre spalle, e possiamo ottimisticamente ritenere di andare incontro ad un periodo più stabile o quantomeno caratterizzato da ridotte oscillazioni.



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