IMU 2020, esenzioni e proroghe del decreto ristori sulla seconda rata

PUBBLICATO IL 17 dicembre 2020

Tutti i chiarimenti del MEF sulla cancellazione della seconda rata IMU 2020 per chi è stato danneggiato dal Covid 19

La cancellazione dell'IMU 2020 è stata più volte modificata ed affinata. Dal Decreto Agosto, al Ristori Quater, fino a giungere all'ultimo decreto Ristori che ha apportato una ulteriore piccola modifica: l'esenzione si applica a patto che l'utilizzatore coincida col soggetto passivo.

La cancellazione dell'obbligo di pagare la tassa non è totale, ma si limita alle attività produttive colpite dalle restrizioni introdotte per ridurre i contagi da Covid-19 e dalle nuove misure introdotte con il DPCM del 24 ottobre 2020.

Dunque l'esenzione dal pagamento della seconda rata IMU 2020 non si applicherà su tutti gli immobili, ma solo su quelli destinati allo svolgimento delle attività produttive, e a patto di rispettare specifici requisiti.

Se già con il decreto Agosto, il Governo era già intervenuto disponendo l'eliminazione della tassa dovuta su strutture turistico-ricettive, sale da ballo, cinema e teatri, oggi il MEF fissa chiari paletti anche per la cancellazione del saldo per B&B e case vacanze spetta solo se l'attività è svolta in modalità imprenditoriale.

Ristori Bis: chi non pagherà l'IMU 2020

Il decreto Ristori Bis, pubblicato il 9 novembre in Gazzetta ufficiale si rivolge rivolta ai soggetti passivi dell'imposta municipale che sono stati colpiti dalle misure di chiusura e restrizione dell'orario adottate per arginare il contagio del covid 19.

Per consultare i codici ATECO delle attività commerciali interessate dalla cancellazione della seconda rata IMU 2020 si può consultare l'allegato 2 del decreto Ristori Bis.

IMU 2020 secondo il Ristori quater: chi è esente

Intervenendo a modificare il Ristori-bis, all'articolo 8 chiarisce che l'esenzione IMU si applica ai soggetti passivi come individuati dal comma 743 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che siano anche gestori delle attività economiche indicate dalle predette disposizioni.

I soggetti passivi individuati dalla scorsa Legge di Bilancio sono:

  • i proprietari di immobili, con diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi;
  • l'assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario dei figli;
  • per quanto riguarda la concessione di aree demaniali, il soggetto passivo è il concessionario;
  • per gli immobili (in corso di costruzione o ancora da costruire) concessi in locazione finanziaria, il soggetto passivo è il locatario a decorrere dalla data della stipula e per tutta la durata del contratto.

Precedentemente, il decreto Ristori bis aveva già ampliato le norme sull'abolizione del versamento del saldo del 16 dicembre 2020 previste dal decreto Agosto.

Si amplia anche il perimetro dei beneficiari: potranno evitare di pagare l'IMU i titolari di partita IVA colpiti dalle restrizioni imposte dal DPCM del 24 ottobre 2020. Bar, ristoranti e palestre, per fare alcuni esempi, saranno esonerati dal versamento della tassa.

Decreto Agosto: chi non pagherà l'IMU

Ricordiamo che il decreto Agosto è intervenuto sulla questione, prevedendo l'esenzione IMU per le seguenti categorie di immobili:

  • stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, immobili degli stabilimenti termali;
  • immobili della categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici e teatrali, a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività esercitate;
  • immobili della categoria catastale D/2 e relative pertinenze e installazioni funzionali, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
  • immobili della categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell'ambito di fiere e/o manifestazioni;
  • discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Per la categoria catastale D/3 (teatri, cinema, sale per concerti e spettacoli e simili) l'IMU non sarà dovuta per gli anni 2021 e 2022, sempre se gestore e proprietario siano la stessa persona.

La scadenza del 16 dicembre continuerà a pesare sulle tasche dei proprietari di case di lusso o di seconda casa, così come sugli immobili produttivi in cui sono esercitate attività diverse da quelle esonerate.

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