Secondo l’Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2022 di FIMAA- Confcommercio, in collaborazione con Nomisma, sembra essere giunta al termine la battuta d’arresto, provocata dalla pandemia, che aveva colpito il mercato italiano delle abitazioni per vacanza.
Con la ripresa dei flussi turistici si è manifestato un ritrovato interesse per le 217 località vacanza, di cui 141 di mare e 76 di montagna e lago, prese in oggetto dallo studio.
Secondo Fabrizio Savorani, referente settore turistico Ufficio studi Fimaa, “oggi l’utente medio cerca una casa per vacanze da acquistare o locare che abbia standard e servizi di qualità. La pandemia ha spostato l’attenzione su soluzioni indipendenti o semindipendenti, con giardino o terrazzo panoramico. Richiesta anche la piscina”.
A guidare la domanda sembra dunque essere la ricerca di un salto di qualità in termini di efficienza energetica, spazi verdi, prossimità ai servizi essenziali e distribuzione degli ambienti interni, in risposta alle mancanze e inadeguatezze riscontrate nelle proprie case durante il lockdown, come già avevamo analizzato nell’articolo “Casa e Covid: le nuove esigenze degli italiani dopo il lockdown”.
Dall’analisi, è emerso che le compravendite di abitazioni nelle località monitorate sono aumentate del 41,1% rispetto al 2020, nonostante l’aumento dei prezzi del 3,2% annuo.
Il prezzo medio per l’acquisto di un’immobile in una di queste mete turistiche è di 2.550€/mq, anche se il valore aumenta notevolmente in alcuni specifiche località di villeggiatura. Ne sono un esempio Cortina d’Ampezzo, Forte dei Marmi e Capri, dove le cifre superano abbondantemente i 10.000€/mq, con picchi di 15.000€/mq per Madonna di Campiglio.
L’incremento delle compravendite riguarda tutte le tipologie di località turistiche monitorate dall’Osservatorio, registrando un aumento del 43% per quelle marine, a cui seguono le località montane con il 35%, ed infine le lacuali, con una richiesta superiore del 29,6%.
Di pari passo, anche il valore degli immobili ha subito un’oscillazione positiva, con un aumento variabile dei prezzi tra il 2,8% e il 4,7%, in particolare per le case situate in montagna o in prossimità di un lago.
In cima alla classifica delle principali località turistiche per prezzi massimi di compravendita troviamo Madonna di Campiglio, con quotazioni sul mercato che arrivano fino a 15.000 €/mq, seguita da Forte dei Marmi che si colloca in seconda posizione con 14.000 €/mq. Completa il podio Capri con 14.000 €/mq. A seguire, Cortina d'Ampezzo e Santa Margherita Ligure, con valori massimi compresi tra i 13.000 e i 13.500 €/mq.
L’aumento dei prezzi ha colpito anche i canoni medi di locazione, con un incremento del 4,8% rispetto allo scorso anno. Il che si traduce ad una spesa di minimo di 485€ settimanali per il mese di giugno ed un massimo di 1.075€ ad agosto per un appartamento con camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno.
Secondo Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, ad alimentare la crescita del mercato immobiliare nelle località turistiche “è stata soprattutto l’esigenza delle famiglie italiane di privilegiare dopo la pandemia impieghi in grado di coniugare percezione di sicurezza e possibilità di godimento e gratificazione [...].”
Acquistare una casa vacanza in una meta conosciuta ed apprezzata è dunque un’ottima forma di investimento che può inoltre garantire un guadagno immediato nel breve periodo, qualora si preveda di affittare temporaneamente l’immobile.
Avere una seconda casa dove trascorrere il proprio tempo libero aiuta dunque non solo a migliorare il proprio benessere psicofisico e a ridurre le spese di soggiorno per le ferie, ma addirittura a trarre dei profitti, anche attraverso la vendita dell’immobile in un secondo momento.